Comuni
Comune di Pontedera
CENNI STORICI
Pontedera (m 14, ab. 26 802) 5 uno dei centri più attivi della provincia in ambito industriale e commerciale.
Castello medievale nel XII secolo e roccaforte di frontiera per Pisa, deriva il nome dall'unico ponte esistente a quei tempi sul fiume Era;
la scelta di tale etimologia si spiega con l'osservazione che i ponti, soprattutto in epoca comunale, erano essenziali per facilitare i traffici commerciali.
Nel 1271 iniziarono i lavori per la chiesa dei Ss. Jacopo e Filippo, nell'odierna piazza Curtatone; i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno arrecato
gravi danni all'edificio, che dell'aspetto medievale conserva soltanto poche tracce sul lato destro. L'interno, a navata unica, è scandito da sei altari laterali e
custodisce varie opere d'arte tra cui la scultura lignea dell'Annunziata della bottega di Nino Pisano, datata alla metà del XIV s e colo.
Meritano menzione fra le altre opere presenti: un frammento di affresco del XIV secolo di scuola pisana, considerato come Madonna del Canine; la Madonna del
Rosario tra i Ss. Monica, Domenico di Guzrnan e Agostino Vescovo, risalente al 1595 per opera di Lorenzo Cardi, detto il Cigoli, e un tabernacolo in marmo, attribuito
agli scultori Riccomini e Gagini. Sull'altare maggiore è presente un tabernacolo ottocentesco in argento commissionato per il Crocifisso ligneo del XVI secolo.
Di fronte alla chiesa vi è il palazzo Prete no con la torre dell'0rologio: edificato agli inizi del 1600, sotto il portico mostra gli stemmi in pietra dei podestà.
Poco oltre sulla sinistra sorge il Duomo, con la facciata in stile neoclassico del XIX secolo; tuttavia il suo completamento avvenne nella seconda metà del '900.
Sul primo altare si trova l'Annunciazione di Jacopo Chimenti, detto l'Empoli. mentre della sua bottega la cosiddetta Madonna della neve o della Mercede è sul secondo altare.
Il Museo Piaggio, inaugurato nel 2000, espone circa 80 modelli storici appartenenti alle collezioni Piaggio e Gilera.
E' ospitato nei 3000 mq dell'ex Attrezzeria delle Officine Piaggio, uno dei capannoni più antichi dello stabilimento di Pontedera, ristrutturato ad arte per offrire
uno spazio che non sia unicamente sede per il racconto della storia di un'impresa, ma anche occasione di conoscenza e di riflessione sull'evoluzione dell'industrializzazione
e del costume italiano dalla fine de11'800 a oggi.
Un aereo Piaggio del 1951 accoglie il visitatore sul piazzale posto di fronte al viale d'ingresso, mentre una motrice ferroviaria del 1936
irrompe simbolicamente all'interno attraversando la vetrata di accesso.
La sala centrale è dedicata al modello simbolo della Piaggio: la Vespa. Lo scooter più famoso al mondo è presente con l'intera serie dei classici,
cui si aggiungono esemplari storici da competizione come la Vespa Siluro e la Vespa Montlhéry; gioiello unico al mondo è la Vespa dipinta dal maestro del surrealismo Salvador Dalì.
La collezione illustra la stupefacente varietà di veicoli prodotta nei 110 anni di vita dell'azienda: treni, motori aeronautici, autobus,
ciclomotori e mezzi da lavoro, ormai leggendari, quali il piccolo ma sorprendentemente versatile Ape.
La collezione Gilera, celebre marca motociclistica nata nel 1909 ed entrata nel gruppo nel 1969, espone la vasta gamma dei suoi modelli,
con particolare attenzione agli esemplari sportivi del secondo dopoguerra: macchine per molti anni vincenti sulle piste di tutto il mondo.
Importante soggetto dell'organizzazione museale è l'archivio storico, documentazione preziosa della storia aziendale in cui rivivono persone e situazioni che hanno segnato
la storia della comunicazione, del design, della fotografia e del messaggio promozionale dagli anni Trenta.
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